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martedì 26 aprile 2011

uova


Anche quest'anno abbiamo dipinto le uova.
Rosse, verdi, viola.
Sode.
Belle compatte, maneggevoli, una gioia da tenere nel nido della mano.
Le abbiamo confezionate con il cellophane trasparente, perché nemmeno una sfumatura del guscio varipinto potesse andare perduta.
E le abbiamo portate in ospedale.
Macchie rosse, verdi, viola, a decorare la formica bianca del comodino di chi la Pasqua l'ha passata così, nel clima asettico e silente di un reparto semi-vuoto.
L'ha voluto il caso, non noi, che queste feste ci portassero fuori casa in modo tanto imprevedibile.
Niente fuori porta. Niente pic-nic in cui rompere il guscio viola per scoprire il bianco candido e l'arancione.
Eppure non me lo levo dalla testa che le nostre uova non avrebbero potuto essere più belle di così, nella cornice di una stanza d'ospedale.

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